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Stage Internazionale 60 anni di Aikido in Italia – A 95 anni il leggendario Maestro giapponese Hiroshi Tada incanta Bologna – Si esibisce la Scuola Aikido di Finale, Tovo e Garlenda (1)

Nov 8, 2024 | AIKIDO

Il resoconto dello Stage – parte 1

San Lazzaro di Savena (Bologna), 1 – 2 e 3 novembre 2024, i Maestri e alcuni praticanti dei Dojo della Scuola Aikido della Polisportiva del Finale partecipano allo Stage Internazionale per festeggiare i 60 anni di Aikido in Italia.

In Italia l’Aikido è stato portato dal Maestro Hiroshi Tada, 9° Dan Honbu-Dojo Shihan, Direttore Didattico Emerito dell’Aikikai d’Italia proprio 60 anni fa. Il Maestro Hiroshi Tada ha vissuto e insegnato per alcuni anni in Italia, poi è tornato in Giappone, continuando però a tenere annualmente in Italia alcuni seminari di Aikido e Kinorenma, la meditazione alla base di questa pratica.

Dopo gli ultimi anni, nell’occasione di questo 60° anniversario l’Associazione di Cultura Tradizionale Giapponese Aikikai d’Italia ha organizzato impeccabilmente un evento di enorme portata e valore culturale che ha visto il ritorno del Maestro Tada in Italia e l’avvicendarsi sul tatami di circa 1200 praticanti provenienti da tutta Italia, dal resto d’Europa e da tutto il mondo (USA, Giappone con una delegazione di circa 90 persone, ecc.), tutti venuti per celebrare insieme agli italiani questo importante anniversario e in segno di riconoscimento per il grande bagaglio di insegnamenti trasmesso da Tada Sensei.

Per l’occasione, inoltre, è giunto dal Giappone l’Honbu Dojo-Cho, (cioè il Responsabile dell’Hombu Dojo, ovvero il “Dojo Centrale” di Tokyo), Ueshiba Mitsuteru figlio dell’attuale Aikido Doshu Moriteru Ueshiba a sua volta nipote di O’ Sensei Morihei Ueshiba, l’Aiki Kaiso, (cioè il fondatore dell’Aikido), la cui immagine abbiamo tutti presente in quanto è sempre posta sulla Kamiza in tutti i Dojo di Aikido.

Torniamo allo Stage di Bologna: al Palasavena di San Lazzaro, in questi tre giorni, oltre all’Hombu Dojo-Cho e al Maestro Tada hanno tenuto lezioni anche altri tre illustri Maestri Giapponesi, e i cinque Maestri della Direzione Didattica dell’Aikikai d’Italia: Foglietta Roberto, Lagorio Donatella, Travaglini Roberto, Zucco Domenico, (tutti 7° dan Shihan), e Ruta Fabrizio, (6° dan Shihan).

Venerdì 1 novembre, dopo il benvenuto del Presidente dell’Aikikai d’Italia, il Maestro Alberto Conventi 6° Dan, ad aprire lo Stage con una prima lezione di 1 ora e 30 minuti è stato proprio Tada Sensei che ha focalizzato la nostra attenzione su alcuni aspetti utili a migliorare la propria pratica dell’Aikido, come lo studio della respirazione e la pratica del Kinorenma. Dopo il Maestro Tada è stata la volta del Maestro Foglietta e del Maestro Ruta. La giornata si è poi conclusa con un’altra lezione di 1 ora e 30 dell’Hombu Dojo-Cho.

La giornata più intensa è stata quella di sabato 2 novembre con lezioni durante tutta la mattina e nel pomeriggio:

Alle 8.45 i partecipanti erano già tutti sul tatami per il riscaldamento prima delle tre lezioni tenute dai Sensei 7° Dan giapponesi, che sono stati molto apprezzati. La lezione successiva è stata tenuta dal Maestro Travaglini.

Alle 11.15 praticanti e Maestri hanno lasciato il posto sul tatami per una lezione speciale dedicata esclusivamente ai bambini. Ad aprire la lezione il Maestro Piero Villaverde, 7° Dan Shihan che tra i tanti presenti ha individuato, (in base alle competenze nell’insegnamento ai bambini), pochi Maestri Italiani, per proseguire la lezione. Ciascuno di loro ha avuto a disposizione 10 minuti per proporre una parte della lezione durata un’ora in totale. E siamo lieti di poter dire che il primo a salire sul tatami dopo il Maestro Villaverde è stato il Maestro Roberto Vidimari 4° Dan della Scuola Aikido della Polisportiva del Finale, Responsabile del Dojo Shin Ken di Tovo San Giacomo. Un immenso onore e una grande soddisfazione quella di aver tenuto una parte di lezione su un tatami così importante.

Neanche un’ora di pausa e sono tornati sul tatami tutti gli adulti per due lezioni consecutive di un’ora e mezza ciascuna, tenute rispettivamente dal Maestro Hiroshi Tada e dall’Hombu Dojo-cho Mitsutero Ueshiba.

Alle 17.00 di sabato siamo quindi giunti al momento clou di questi tre giorni: l’Embukai aperta al pubblico per celebrare e festeggiare tutti insieme questi 60 anni da quando il Maestro Tada ha portato l’Aikido in Italia. A scandire i tempi dell’Embukai e dei saluti ad O’ Sensei e tra Maestri e propri Ukè è stato il suono di un tamburo giapponese.

Dopo una dimostrazione di calligrafia giapponese e un omaggio al Maestro Tada con l’esibizione di un violinista, quella dei bambini è stata la prima Embukai, durata 10 minuti e diretta dal Maestro Piero Villaverde. Per condurre i bambini sull’enorme tatami del Palasavena e assisterli durante l’esibizione, sono state scelte quattro persone, tra cui il Maestro Roberto Vidimari, aprifila e la Yudansha Silvia Puppo, chiudifila, entrambi della nostra Scuola Aikido. Una grossa responsabilità in quanto sul tatami ci si deve muovere secondo regole ben precise e in maniera ordinata e occorre sapere esattamente come e quando intervenire sul lavoro dei bambini.

Il Maestro Villaverde, inoltre, tra tutti i bambini presenti ha scelto come primo Uke Emma Vidimari, 9 anni, cintura verde del Dojo di Tovo della Polisportiva del Finale che con la sua tranquillità e il suo sorriso si è comportata in maniera impeccabile sul tatami, sotto gli occhi di un Palasavena gremito di persone e dei Maestri più importanti del mondo.

I nostri complimenti vanno in generale a tutti i fortunati 24 bambini italiani che hanno preso parte all’Embukai davanti ai più grandi artisti marziali di Aikido del mondo e di molte centinaia di Aikidoka e persone del pubblico. Ben guidati, si sono comportati in maniera esemplare, in questa occasione che rimarrà nella loro memoria per tutta la vita. Hanno ricevuto gli applausi del Palasavena che ha lanciato uno sguardo a coloro che rappresentano il futuro della pratica dell’Aikido.

Augurando a tutti loro e a tutti gli altri giovani Aikidoka d’Italia, che questa pratica diventi per loro una passione da portare avanti per molti e molti anni nella propria vita, chiudiamo questa prima parte del resoconto e vi chiediamo di rimanere sintonizzati nell’attesa del racconto della continuazione dell’Embukai e della terza e ultima giornata di Stage.

di S.P.

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