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Progetto Sport a Scuola primavera 2022

Mar 11, 2022 | POLISPORTIVA

 

PROGETTO “SPORT A SCUOLA”

SCUOLA DELL’INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

ANNO SCOLASTICO 2021-2022

 

 

 

 

PROGETTO EDUCAZIONE MOTORIA ED AVVIAMENTO ALLO SPORT

 

 

Le nostre Proposte per l’A.S. 2021/2022:

 

      • 1. Educazione motoria e Gioco-Volley – Progetto Volley S3;
      • 2. Progetto Basket;
      • 3. Progetto Scuola Aikido;
      • 4. Progetto Ritmica…mente;
      • 5. Progetto Gioco-Sport;

 

 

 

 

 1. Educazione motoria e Gioco-Volley – Progetto Volley S3:

 

 

Educazione motoria e GiocoVolley:

 

REFERENTE DEL PROGETTO:

Polisportiva del Finale Asd, (a cura della Sezione VOLLEY TEAM FINALE).

 

DESTINATARI:

Tutti gli alunni della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria.

 

 

 

 

 

OBIETTIVI:

L’attività motoria poggia su delle basi semplici e universali: gioco spontaneo, movimento corporeo e piacere del vissuto relazionale Innato e universale, il gioco è il mezzo per eccellenza a disposizione del bambino per scoprire se stesso e il mondo. La possibilità di poter giocare e muoversi in libertà, di sentirsi sicuro e accettato, è per il bambino il terreno ideale per esprimere tutto il suo potenziale creativo e raccontarsi agli altri nella sua unicità. Il bambino gioca perché prova piacere, piacere di relazionarsi con il mondo, di scoprirlo e di conquistarlo. Questo piacere vissuto favorisce lo sviluppo armonico del bambino, base importante per un rapporto positivo e equilibrato con se stesso e tutto ciò che lo circonda, purché lo si aiuti nella sua consapevolezza e lo si riconosca nella sua originalità. Il movimento e il gioco – momenti essenziali dell’attività motoria e dello sport – rispondono ad un bisogno primario della persona e, attraverso una corretta azione interdisciplinare, contribuiscono al suo sviluppo. 

 

Il “gioco-volley” viene proposto quale gioco semplice da apprendere in cui è possibile in tempi brevi ottenere risultati gratificanti per il bambino. Il progetto “gioco-volley” si propone inoltre le seguenti finalità:

 

SOCIALE:

    • aumentare la pratica qualificata delle attività motorie nella scuola primaria ed in particolare nella pallavolo;
    • mettere in evidenza il valore socializzante dello sport ed aiutare a stabilire positivi rapporti interpersonali;
    • far sperimentare i corretti valori dello sport e la rinuncia a qualsiasi forma di violenza;
    • saper gestire la propria persona nel gruppo, aiutare e farsi aiutare, rispettare le regole, i compagni di squadra e gli avversari per lo sviluppo di un corretto concetto di competizione, definendone l’importanza in ambito educativo e limitandone nello stesso tempo le degenerazioni.

 

TECNICA:

    • acquisire e consolidare gli schemi motori di base, statici e dinamici, arricchire la capacità di comunicare attraverso il linguaggio del corpo ampliando la propria espressività;
    • acquisire/migliorare la percezione e la conoscenza del corpo migliorando la coordinazione oculo-manuale e segmentaria, sviluppare la coordinazione e l’organizzazione spazio temporale.

 

 

 

METODOLOGIA:

Il gioco è la vita stessa del bambino, una certezza con la quale si è riusciti a giustificare l’insegnamento dell’educazione motoria attraverso un’attività ludica. Il bambino vive così un’esperienza completa con la quale conosce sé stesso, lo stare con gli altri e il collaborare con gli altri; riuscire quindi ad esprimersi in qualcosa di importante e sempre a propria misura, imparando a gestire il proprio corpo e le proprie emozioni. Le proposte ludiche devono sempre tenere in considerazione a chi vanno rivolte, e quindi l’età e le esigenze di movimento del bambino. Agli inizi del processo formativo dello sviluppo motorio degli allievi, gli schemi motori sono presenti in forma grossolana e poco fluida, sotto l’aspetto coordinativo. Una corretta e continua programmazione di giochi da parte dell’insegnante può sollecitarli, ampliarli ed arricchirli a tal punto da farli diventare condotte o abilità specifiche vere e proprie nelle quali si fondono i numerosi gesti tecnici dello sport pallavolistico. Verranno proposte esercitazioni di sviluppo motorio generale utilizzate come attività di riscaldamento, sotto forma di attività ludica; andature specifiche e generali introdotte attraverso il gioco (passo accostato, passo incrociato, galoppo laterale, corsa ginocchia alte, corsa calciata, ecc..), conoscenza e controllo iniziale del fondamentale del palleggio, la battuta dal basso, l’introduzione dei fondamentali d’attacco e di difesa. Il gioco-sport della pallavolo è un lungo e sistematico percorso di costruzione di capacità e abilità, che non può non prescindere in nessun modo dall’educazione motoria e dagli obiettivi che essa persegue.

 

Progetto Volley S3:

 

REFERENTE DEL PROGETTO:

Polisportiva del Finale A.S.D., (a cura della Sezione VOLLEY TEAM FINALE).

 

DESTINATARI:

Tutti gli alunni della Scuola Primaria.

 

 

OBIETTIVI E METODOLOGIA:

Le proposte tecniche del “Volley S3” e dello “Spikeball” vogliono avviare i giovani al gioco della pallavolo in maniera diversa, avvalendosi di tre concetti fondamentali:

 

      • il GIOCO, attraverso la proposta non di esercizi ma di attività ludiche;
      • la FACILITAZIONE, con la modifica di alcune regole della pallavolo (la palla si potrà “bloccare” e potrà “rimbalzare a terra”);
      • la FLESSIBILITA’, perché il numero di giocatori per squadra sarà determinato dal numero di alunni che parteciperanno alla lezione e dal numero di palloni che si avranno a disposizione

 

Il centro dell’attenzione nell’attività promozionale proposta deve essere il “divertimento” del bambino. Il gioco S3 prende il nome dal progetto stesso. Ha la stessa struttura del gioco della pallavolo: battuta, ricezione, alzata, attacco, muro e difesa. La conquista del punto avviene ogni volta che la palla cade a terra nel campo avversario. La facilitazione permette di sostituire i fondamentali con il lancio e il blocco della palla, consentendo ai bambini di giocare da subito. Per arrivare prima possibile al gioco S3 ecco la grande novità: lo SPIKEBALL, il “gioco della schiacciata”, Lo Spikeball è il gioco della Schiacciata: un gioco didattico, propedeutico al gioco del Volley S3, immediato e coinvolgente che, partendo dal gesto più rappresentativo e vigoroso della pallavolo rivoluziona il percorso d’apprendimento ponendo l’attacco e l’attaccare il campo avversario come momento centrale del gioco stesso. E’ un percorso didattico che parte da gioco “individuale” trasformandolo pian piano in gioco di “squadra”. 

 

 

 

  2. Progetto Basket:

 

 

REFERENTE DEL PROGETTO:

Polisportiva del Finale A.S.D., (a cura della sezione FINALE BASKET CLUB).

 

DESTINATARI:

Tutti gli alunni della Scuola Primaria.

 

OBIETTIVI E METODOLOGIA:

Si premette che il corso viene sviluppato da Istruttori e Allenatori FIP.

 

Le finalità del progetto sono quelle di potenziare le iniziative in ambito scolastico di promozione dell’attività sportiva e pre-sportiva, che possano concorrere a prevenire o rimuovere disagi giovanili e contribuire ai progetti di integrazione attraverso la conoscenza di un gioco-sport come la pallacanestro e il minibasket.

 

PROGRAMMA DIDATTICO:

Il programma didattico del progetto si basa sulle indicazioni della Federazione Italiana Pallacanestro e si pone la finalità di promuovere lo sviluppo delle capacità senso-percettive, del consolidamento degli schemi motori e posturali, dello sviluppo delle espressioni motorie durante il gioco e lo sport, con particolare attenzione al momento di collaborazione e a quello di contrasto, valutando le proprie capacità in una fase finale di verifica.

Gli esercizi dovranno essere presentati sottoforma di gioco o gara, cercando di soddisfare le esigenze e le motivazioni dei bambini, in funzione del loro sviluppo sociale, affettivo, motorio e tecnico.

 

Gli istruttori sulla base dell’età, delle capacità motorie e dell’interesse dei bambini adatterà il suo metodo di insegnamento e le argomentazioni in maniera diversificata.

L’aspetto sociale del gioco di squadra consentirà anche uno sviluppo particolare della socializzazione e dell’inserimento nel gruppo classe di quegli alunni che avessero tali problematiche. 

Nella fase iniziale della lezione l’istruttore porterà particolare attenzione sull’utilizzo dell’attrezzo palla, dando una particolare valenza al mezzo con cui si gioca; tale frangente consentirà all’istruttore una prima valutazione per sviluppare la sua programmazione didattica della lezione sulla base dell’interesse dimostrato dai bambini, ponendo sempre al centro delle argomentazioni la parte ludica e di divertimento.

 

Il programma presentato potrà subire modifiche temporanee o variazioni definitive a seconda delle condizioni effettive delle varie scuole coinvolte quali la disponibilità di attrezzatura, ampiezza dei locali adibiti allo sviluppo dell’attività motoria e alla disponibilità da parte degli operatori alla collaborazione.

Importantissimo sarà anche l’aspetto della durata della lezione che vedrà l’istruttore sviluppare il lavoro ludico-motorio co continuità dando nozioni tecniche e regolamentari nella fase del gioco.

Durante le lezioni l’istruttore osserverà e valuterà il comportamento motorio dei bambini per dedurre le carenze individuali e del gruppo classe sulle quali programmare e lavorare nelle lezioni successive.

 

OBIETTIVI MOTORI:

-Capacità Senso-Percettive;

-Schemi motori e posturali;

-Capacità motorie condizionali;

-Capacità motorie coordinative;

-Strutturazione Spazio-Temporale;

-Educazione e controllo dell’equilibrio e della lateralità.

OBIETTIVI COGNITIVI:

-Percezione;

-Intuizione;

-Attenzione;

-Osservazione;

-Comprensione;

-Memoria;

-Risoluzione dei problemi;

-Decisionalità -Capacità di scelta;

-Capacità di trasferire abilità in nuovi contesti;

-Consapevolezza dei propri apprendimenti;

-Elaborazione di strategia.

OBIETTIVI EMOTIVO-AFFETTIVI:

-Controllo delle emozioni;

-Conoscenza di se;

-Autostima;

-Decisione-Risolutezza;

-Capacità volitive-perseveranza;

-Disponibilità allo sforzo (tollerare il senso della fatica);

-Consapevolezza delle proprie responsabilità;

-Motivazioni;

-Autonomia.

OBIETTIVI SOCIO-RELAZIONALI:

-Rispetto delle regole;

-Collaborazione;

-Capacità di lavorare in gruppo;

-Tolleranza-Comprensione;

-Capacità di accettare le decisioni altrui;

-Capacità di mediare e negoziare;

-Assumere comportamenti funzionali a tutela della propria e altrui incolumità.

 

 

 

3. Progetto Scuola Aikido:

 

 

 

REFERENTE DEL PROGETTO:

Polisportiva del Finale A.S.D., (a cura della Sezione SCUOLA AIKIDO DI FINALE LIGURE E TOVO SAN GIACOMO).

 

DESTINATARI:

Tutti gli alunni della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria.

 

 

OBIETTIVI E METODOLOGIA:

L’Aikido è un’arte marziale tradizionale giapponese che non prevede gare e competizioni. Non esistono quindi nella pratica distinzioni per categorie né di peso, né di sesso, maschile/femminile. 

 

Ai bambini più piccoli viene proposto attraverso forme di gioco mirate a sviluppare le capacità di attenzione e concentrazione. L’aikido è anche un ottimo sistema di difesa personale, ma le lezioni non sono finalizzate esclusivamente all’apprendimento di tecniche di difesa: anzi l’Aikido attinge all’arte marziale nella sua accezione più tradizionale, il cui obiettivo è volgere al raggiungimento di un’ottimale condizione di benessere fisico e mentale, e propone di risolvere il conflitto in modo non distruttivo, e gestire l’aggressività, perché mira alla pace e non alla violenza. 

 

L’Aikido si pone come attività ideale da svolgere a scuola, in quanto, durante l’età dello sviluppo, esso stimola una crescita armonica di tutto il corpo e non di singole catene muscolo-scheletriche. 

 

Oggi purtroppo le incidenze di alterazioni scheletriche e obesità vengono riscontrate nel 70% dei bambini in età scolare. Pertanto, l’obiettivo che ci proponiamo di raggiungere è quello di far praticare ai bambini un’attività ginnica che gli permetta di acquisire RESISTENZA, FORZA, VELOCITA’, MOBILITA’ ARTICOLARE, EQUILIBRIO, CORDINAZIONE con conseguenze positive sullo stato di salute del bambino sia sul piano fisico che mentale.

 

La pratica dell’Aikido, attraverso respirazioni, esercizi di rilassamento e tecniche, migliora l’orientamento spaziale e posturale, costruendo una coscienza del proprio corpo, una corretta percezione dell’ambiente ed una giusta valutazione delle distanze. Inoltre, l’adozione di una corretta respirazione, migliora la POSTURA e l’EMOTIVITA’ del bambino, oltre che la sua CAPACITA’ DI ATTENZIONE, rendendolo più abile e attento anche a scuola. 

 

Altre qualità che il bambino acquisisce praticando Aikido, sono la FLUIDITA’ e la DISINVOLTURA nei movimenti, contribuendo alla rimozione di blocchi auto-espressivi.

 

Inoltre, il metodo educativo seguito non tende ad inibire o limitare la spontaneità creativa ed immaginativa del bambino, ma anzi vuole mantenerne passionalità e vitalità, in quanto queste doti rappresentano una dimensione cognitiva dell’individuo. L’Aikido, grazie alla sua strutturazione, riesce in qualche modo a compensare la frattura tra il cognitivo e l’emotivo a cui spesso e senza volerlo gli adulti portano i più piccoli.

 

Nell’Aikido non ci sono gare, non si compete contro nessuno, per cui non produce nessuna sovraeccitazione nervosa. Praticando “insieme” all’altro e non “contro”, come avviene nelle attività competitive, si attiva l’intelligenza interpersonale, rinforzando il senso di responsabilità verso il gruppo e la conoscenza della propria dimensione.

 

Ci si allena in un’atmosfera piacevole e rilassata in cui, a coppie o a gruppi, svolgendo respirazioni, esercizi, tecniche, o giochi che stimolano l’attenzione e sono propedeutici allo sviluppo di capacità e concentrazione, si sperimenta il miglioramento attraverso l’AIUTO RECIPROCO, il che infonde nel bambino la sicurezza di sé. Valorizza le sue potenzialità smorzando gli istinti aggressivi e distruttivi, per canalizzarli in una forza creativa, ai fini di uno sviluppo psicofisico più armonico. L’etichetta imposta dall’ attività ed il rispetto reciproco mirano ad uno stile di vita positivo e corretto, trasmettendo gli aspetti “interiori” della disciplina.

 

Di seguito alcuni dei principali motivi per cui vale la pena di praticare Aikido:

 

      • rende il corpo agile lo aiuta a crescere bene, sviluppando tutte le possibilità motorie e insegnando a muoversi nello spazio con coordinazione, disinvoltura e sicurezza; 
      • rende la mente pronta e favorisce la concentrazione;
      • lavora sulla cooperazione invece che sulla competizione insegnando a rispettare gli altri, e che è possibile migliorare quando ci si aiuta reciprocamente, permettendo di acquisire sicurezza di sé attraverso l’allenamento in gruppo; 
      • dona sicurezza e fiducia; 
      • insegna il rispetto di luoghi e persone e diventa la premessa per una corretta relazione con gli altri, dando ad ognuno il giusto valore;
      • insegna ad accrescere la propria autostima e controllare l’aggressività;
      • è divertente e permette di fare tante nuove amicizie, sviluppando oltre che i 5 sensi anche la sensibilità che aiuta ad entrare in empatia con gli altri.

 

 

La pratica dell’Aikido, proprio in questo momento, in cui il nostro stile di vita è stato così profondamente alterato dalla situazione pandemica, può aiutare il bambino a ritrovare la propria dimensione, recuperando la propria spontaneità, il proprio benessere psicofisico e la propria creatività, riportandolo a vivere attivamente e non passivamente in quel qui e ora, da cui tanto siamo stati distaccati, per l’impossibilità avuta durante i lock-down di vedersi, incontrarsi, abbracciarsi, condividere esperienze, stare insieme. Gli esercizi di respirazione e le tecniche di rilassamento tolgono le tensioni muscolari ed emotive, liberando nuovamente la forza creativa del bambino.

 

Al termine del corso è possibile prevedere una lezione finale aperta alle famiglie, al fine di poter dare loro un cenno di quale sia la pratica dell’arte dell’Aikido, e delle tecniche di concentrazione ad esso legate.

 

 

4. Progetto Ritmica…mente – Ginnastica Ritmica e Ginnastica Artistica:

 

 

 

REFERENTE DEL PROGETTO:

Polisportiva del Finale A.S.D., (a cura del Settore di ginnastica ritmica A.S.D. ARTE GINNASTICA).

 

DESTINATARI:

Tutti gli alunni della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria.

 

OBIETTIVI E METODOLOGIA:

PREMESSA: Guido Petter (professore ordinario presso la facoltà di psicologia dell’Università di Padova) afferma che: “L’educazione motoria ha un’importanza assai maggiore di quanto comunemente si creda. Tale importanza deriva dagli stretti rapporti che esistono, o possono essere stabiliti e rafforzati, fra attività motoria e attività mentale, fra sviluppo psicomotorio e lo sviluppo di altri aspetti della personalità”.

Gli apprendimenti, “le operazioni mentali”, si formano, infatti, attraverso un processo di interiorizzazione delle attività svolte a livello motorio e delle azioni svolte con il corpo. Dall’interazione fra corpo e psiche nasce la capacità dell’essere umano di entrare in contatto con il mondo e di creare un rapporto costruttivo con esso. Il bambino struttura il proprio io in un continuo rapporto fra il sé, gli altri, lo spazio e gli oggetti, imparando ad “aggiustare” i propri movimenti nello spazio e affinando sensazioni e percezioni.

 

OBIETTIVI:

    • Consentire la conoscenza del corpo come conoscenza di se stessi e dello spazio;
    • Permettere l’affermazione di ogni individuo attraverso il gioco;
    • Stimolare la capacità di interagire in modo costruttivo e propositivo con l’altro;
    • Favorire l’acquisizione della “regola” nell’esecuzione dei piccoli esercizi proposti, così da permettere la formazione della persona e la convivenza con il gruppo;
    • Servirsi dell’ascolto dei vari generi musicali al fine di acquisire un’apertura mentale e sensibilità per il ritmo;
    • Esprimere la propria personalità e strutturare il carattere aumentando sicurezza, autocontrollo, determinazione, coraggio e autostima
    • Far provare divertimento nella pratica motoria;

Favorire lo studio dello spazio attraverso la condivisione con gli altri e l’utilizzo dei piccoli attrezzi (fune, palla, cerchio, clavette, nastro) e percorsi motori anche in competizione.

 

ATTIVITA’:

Il laboratorio che proponiamo, attraverso il gioco, momento fondamentale per ogni bambino, intende favorire lo sviluppo delle capacità di movimento armonico e di coordinazione utilizzando, durante l’attività, un sottofondo musicale di vario genere. La musica è un elemento fondamentale poiché favorisce una piena armonia fra il corpo e la sua espressività e favorisce la relazione con il gruppo attraverso vari esercizi sia a corpo libero che con l’utilizzo di oggetti occasionali (bastone, tessuti, fogli di carta e di giornale, bottiglie di plastica, cappelli ecc) o di piccoli attrezzi propri della ginnastica ritmica sviluppando un grande senso di coordinazione motoria mantenendo e accrescendo gli schemi motori di base.

 

METODOLOGIA:

L’atteggiamento dell’insegnante sarà partecipativo, ella guiderà i bambini alla scoperta delle regole per giocare insieme (ascoltare, non farsi male, non distruggere nulla di ciò che fanno gli altri, riordinare); eviterà di imporre direttamente le attività da svolgere, stimolando i bambini alla ricerca delle soluzioni per tentativi ed errori. Il bambino sarà sollecitato a fare e a riflettere sulle sue azioni. Nella scuola dell’infanzia e primaria, infatti, l’apprendimento passa attraverso l’esperienza: si impara facendo ed è proprio mediante le diverse azioni che si sviluppano e si potenziano molte capacità (attenzione, concentrazione, osservazione, confronto, riflessione, sintesi) che sono alla base della crescita personale e culturale di ciascuno. Carattere essenziale di tutte le proposte di gioco è la cooperazione: in nessun caso i bambini sono posti nella condizione di essere esclusi dal gioco. Al termine del gioco o di tutta l’attività del giorno i bambini saranno sollecitati a raccontare le esperienze vissute, ad esprimere le loro emozioni e ad avanzare le loro proposte, ecc…

 

VERIFICA DEGLI OBIETTIVI:

Una prima verifica immediata verrà effettuata attraverso l’osservazione dei comportamenti, delle impressioni verbali manifestate dai bambini all’interno del gruppo e del livello di partecipazione. Una ulteriore verifica saranno gli esiti delle esperienze e dalla documentazione prodotta.

Su proposta degli insegnanti, si potrà concludere il laboratorio con l’esecuzione di un saggio/esibizione di fine anno con percorsi motori o coreografie in data e modalità da definire.

Sarà possibile documentare da parte degli insegnanti con foto/video.

 

 

5. Progetto Gioco-Sport:

 

 

 

REFERENTE DEL PROGETTO:

Polisportiva del Finale A.S.D.

 

DESTINATARI:

Tutti gli alunni della Scuola Primaria.

 

OBIETTIVI E METODOLOGIA:

Il progetto mira ad insegnare a giocare, come attività propedeutica allo sport, che permetta ai minori di crescere insieme giocando e divertendosi.

Gli obiettivi del progetto sono:

 

    • verificare le capacità dei minori per quel che riguarda gli schemi motori di base;
    • conoscere meglio il proprio corpo ed i propri limiti;
    • organizzare e svolgere grandi giochi di squadra per migliorare lo spirito di gruppo e la collaborazione;
    • affrontare il tema della sconfitta e dell’accettazione della stessa;
    • collaborare e confrontarmi con le maestre per aggiornare il percorso di crescita motorio dei minori;
    • organizzare giochi buffi e fuori dagli schemi per far capire ai minori il valore del divertimento legato all’apprendimento;
    • indirizzare ove possibile i minori verso le attività sportive facendo comprendere loro la bellezza dello sport come alternativa all’eccessivo utilizzo di congegni elettronici.

 

 

 

 

MODALITÀ DI APPLICAZIONE DEL PROGETTO

 “SPORT A SCUOLA”:

 

 

 

Il monte ore complessivo di tutti i singoli progetti, sarà di non oltre 310 ore, suddiviso nei vari plessi come concordato e quindi per quanto riguarda la Scuola Primaria:

Finalmarina 80 ore, Finalpia 50 ore, Calvisio 50 ore, Calice 50 ore e Finalborgo 60 ore; mentre per quanto riguarda la Scuola dell’Infanzia: Calvisio 10 ore e Finalmarina 10 ore.

 

Verrà assegnato un singolo progetto per classe, in funzione delle richieste comunicate dalla scuola e della disponibilità degli esperti sportivi.

A tal proposito si riassume che le attività idonee ad essere proposte nelle sezioni della Scuola dell’Infanzia sono tre: Volley, Aikido e Ginnastica Ritmica; mentre per le sezioni della Scuola Primaria, sono cinque e quindi tutte quelle presenti nel presente progetto: Volley, Basket, Aikido, Ginnastica Ritmica e Gioco-Sport.

 

Gli obiettivi che la Polisportiva del Finale da sempre si propone, di promuovere attivando il progetto, come suggerito dal nostro motto “UNO SPORT PER TUTTI” sono:

 

    • Far conoscere alle bambine e ai bambini gli sport presenti sul nostro territorio, al fine di consentire loro una scelta più consapevole e mirata, di quello che più può piacergli, od essere adatto a ciascuno di loro, in base alle proprie attitudini e capacità. Quello che desideriamo è offrire ad ogni bambina/o la possibilità di trovare il SUO sport, ovvero, trovare per tutti uno sport;
    • Proporre lo sport ai bambini come esperienza conoscitiva e di crescita avendo  l’opportunità di sperimentarlo, con esperti qualificati in forma gratuita e dunque fruibile da parte di tutti, indipendentemente dalla condizione economica delle famiglie;
    • Offrire una proposta in linea con: l’evento iniziale di apertura dei corsi, che la Polisportiva propone pubblicamente in piazza ad ogni inizio anno scolastico, denominato “UNO SPORT PER TUTTI” (…e tu il tuo l’hai trovato?), nel quale i bambini possono individualmente sperimentare tutte le nostre attività,  e con l’evento Finale conclusivo di ciascun anno del progetto UNO SPORT A SCUOLA, che come ogni anno consente loro di poterle sperimentare come gruppo classe, nell’ambiente protetto del Campo Sportivo Borel;
    • E soprattutto incentivare l’avvicinamento e la diffusione dello sport tra i più piccoli. Perché? Perché  lo sport fa bene, è un’attività integrante e inclusiva, che permette ai bambini di imparare le regole divertendosi, migliora il loro sviluppo psicofisico, insegna loro a stare insieme, a concentrarsi, a rispettare le regole, ad avere rispetto di sé e degli altri; lo sport fa crescere sani, in salute, allegri e felici.

 

Il programma didattico è da effettuarsi in accordo, con la presenza e in collaborazione con gli insegnanti della classe che sono diretti responsabili dei propri alunni.

 

Come brevemente anticipato tra gli obiettivi, è intenzione della Polisportiva del Finale organizzare al termine dell’Anno Scolastico un’altra edizione dell’evento al Campo Sportivo Borel che concluda il progetto “Sport a scuola”: una rivisitazione dei giochi della gioventù in ambito scuola dell’infanzia e scuola primaria, dedicando come per l’A.S. 2018/2019, (e così come era stato anche stabilito per gli A.S. 2019/2020 e 2020/2021), una giornata ad ogni classe, sviluppando pertanto l’evento nell’arco di 5 giorni, anche suddivisi su più settimane. 

 

Per qualsiasi problema di gestione, i docenti dovranno rivolgersi, per il tramite della Segreteria dell’Istituto Comprensivo, al responsabile del Progetto “Sport a Scuola” nella persona del Presidente della Polisportiva sig. Stefano Schiappapietra – tel. 346 6738450 o della sig.ra Silvia Puppo dell’Ufficio Segreteria – tel. 340 8401831.

 

Resto a disposizione per qualsiasi informazione/chiarimento in merito,

 

Il Presidente       

Stefano Schiappapietra 

 

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