Per la nostra rubrica Pink Power, oggi vi parliamo di Aurora Bagnasco, Maestro di Kung Fu della Scuola Kung Fu stile Touei Chou della nostra Polisportiva del Finale, con un passato da grande agonista che l’ha vista arrivare ad un soffio dal podio al Campionato Mondiale di Taiwan 2008.
Aurora insegna KUNG FU TOUEI CHOU ai bimbi dai 6 ai 12 anni della scuola, ormai dal 2012, supportando anche l’allenamento con gli adulti. Ha insegnato difesa personale femminile grazie alla collaborazione con l’Unitre di Finale Ligure, organizzando in collaborazione con altri sport da combattimento, stage di autodifesa.
Nella pratica del Kung fu ama in modo particolare la spada, arma cinese a doppio taglio utilizzata con una mano, e le armi snodate, come il bastone a tre sezioni e lo shuang jie gun (o nunchaku).
Nel combattimento a mani nude Aurora usa frequentemente lo stile della mantide e del serpente, caratterizzati da tecniche rapide e fluide, molto efficaci nel corpo a corpo. Nell’ultimo anno ha anche iniziato a studiare lo “stile dell’Ubriaco”, una tecnica molto complessa che utilizza cadute, perdite volontarie di equilibrio e cambi continui di ritmo per confondere e proiettare l’avversario.
Ma come nasce in una donna una tale passione per le arti marziali ed il combattimento?
Aurora ci e si racconta così: “Avevo 12 anni e nessuna conoscenza delle arti marziali. 12 anni ed una permanenza difficile in una classe di ragazzi che per divertirsi allungavano le zampacce sulle nuove forme delle compagne. Mi difendevo a ceffoni e librate; ma ero pur sempre una bambina e la situazione stava diventando insostenibile e volevo trovare il modo di difendermi. Una sera ascoltando la radio venni attirata dalla pubblicità di una palestra di Kung Fu presente a Finale Ligure. Non avevo idea di cosa fosse ma, grazie all’appoggio di una delle mie sorelle maggiori appassionata dei film di Bruce Lee, il giorno dopo ci presentammo alla scuola di KUNG FU TOUEI CHOU del Maestro Roberto Civallero.
Da quel lontano autunno del 1995 non ho più potuto farne a meno.
Nel 1997 ho iniziato la carriera agonistica, gareggiando in categorie di combattimento miste, non vi era suddivisione fra maschile e femminile, non ottenendo, a dire il vero, pochi risultati. Non ho mai smesso di praticare. Nemmeno nel 2003 quando durante una competizione ho rotto il legamento del ginocchio destro. In attesa dell’operazione mi recavo in palestra per allenare tecniche di braccia e uso di armi snodate non perdendo neanche una lezione.
Nel 2005 ho ripreso le gare, partecipando alle selezioni per la Nazionale, convocazione che arrivò con la fine di novembre chiusa in una busta che mi invitava a partecipare alla 10° coppa del mondo PWKA. Un’esperienza unica che mi ha visto tornare a casa con un argento guadagnato nel combattimento contro un’atleta americana.
Nel 2008 una nuova convocazione per il Campionato Mondiale svoltosi a TAIWAN. Un viaggio emozionante, dove ho conosciuto e gareggiato con atleti di tutto il mondo. Splendida esperienza di condivisione culturale, grazie all’ospitalità dei monaci dei templi taoisti che ci hanno accolto e dedicato preghiere e cerimonie. Da TAIWAN sono tornata con l’amaro in bocca, un quarto posto conquistato grazie al mio bastone a tre sezioni. Un soffio da un podio davvero agognato. Dopo aver partecipato ad una moltitudine di stage diversi con maestri di fama internazionale e monaci del monastero Shaolin, ho sperimentato la pratica del Kali filippino, del Kung fu Win Chun, (gareggiando per il Maestro Carlo Bonucelli in tre competizioni), del Jujitsu e infine del Taichi Yang.
Tutto questo reso possibile dalla fervente collaborazione del Maestro Roberto Civallero con insegnanti di svariati stili e specialità. Nel Kali Filippino ho gareggiato per il maestro Spinelli in una gara interregionale a Torino, un confronto armato di bastoni divertente e costruttivo che ha lasciato il segno sotto tutti i punti di vista (compresi diversi lividi che ho riportato).
Tra gare, passaggi di cintura ed allenamenti, ho interrotto la carriera agonistica nel 2014, con 90 competizioni nazionali svolte e due esperienze mondiali, passando dalla cintura nera al grado di Istruttore e poi nel 2018 a quello di Maestro. Dopo aver interrotto la carriera agonistica ho intrapreso quella di Arbitro Nazionale di combattimento e forma, portando alle competizioni tutti i piccoli-grandi atleti che alleno quotidianamente.
Una carriera marziale intrapresa un passo alla volta con passione e impegno che mi ha portato a realizzare molti sogni nel cassetto, un’avventura infinita che mi entusiasma ogni giorno di più, una eterna ricerca che si evolve grazie alle applicazioni e al pensiero marziale del Kung Fu”.
La Polisportiva del Finale vi ha raccontato un’altra grande donna che lavora ogni giorno per far crescere nello sport i nostri ragazzi. E sono ancora tante le eccellenze di cui vogliamo parlarvi, per cui, continuate a seguirci anche sulla nostra rubrica IVG al seguente link:
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E allora forza ragazze! Forza Polisportiva del Finale!